Tra le carte inedite del fondo Stefano D’Arrigo, conservato presso l’Archivio Contemporaneo del Gabinetto Vieusseux, è emerso il dattiloscritto di un romanzo intitolato 'Il compratore di anime morte', libera interpretazione del celebre poema gogoliano 'Mërtvye duši' (1842) che D’Arrigo riambienta nella Sicilia preunitaria. Questa prima ricognizione si sofferma sulla composizione e sulle caratteristiche dell’opera, analizzando i rapporti tra originale e riscrittura sulla base della traduzione utilizzata da D’Arrigo e il ruolo che il romanzo riveste nel quadro della produzione complessiva dello scrittore, a partire dal concetto gogoliano di “poema”.
Su un’inedita “libera riduzione” di Stefano D’Arrigo: 'Il compratore di anime morte' / Biagi, Daria. - In: CRITICA DEL TESTO. - ISSN 1127-1140. - 1:XVIII(2015), pp. 9-30.
Su un’inedita “libera riduzione” di Stefano D’Arrigo: 'Il compratore di anime morte'
Daria Biagi
2015
Abstract
Tra le carte inedite del fondo Stefano D’Arrigo, conservato presso l’Archivio Contemporaneo del Gabinetto Vieusseux, è emerso il dattiloscritto di un romanzo intitolato 'Il compratore di anime morte', libera interpretazione del celebre poema gogoliano 'Mërtvye duši' (1842) che D’Arrigo riambienta nella Sicilia preunitaria. Questa prima ricognizione si sofferma sulla composizione e sulle caratteristiche dell’opera, analizzando i rapporti tra originale e riscrittura sulla base della traduzione utilizzata da D’Arrigo e il ruolo che il romanzo riveste nel quadro della produzione complessiva dello scrittore, a partire dal concetto gogoliano di “poema”.File | Dimensione | Formato | |
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